“Una notte sognai una cifra numerica. Non ricordo assolutamente il contesto in cui essa affiorò, ma dell’immagine di quel lungo numero non ebbi dubbio alcuno. La cosa a dire il vero non mi stupì del tutto dal momento che poco tempo addietro mi rimase impressa, già scritta sullo spartito, un’intera prima parte di sonata per pianoforte in stile Schubert. Quella notte infatti verso le 2 mi alzai e trascrissi sulla carta ciò che appariva già scritto nella mia mente.
Il fatto dunque di ricordare un numero non era poi…”